Dove sono i soldi per l’open source?
Dieci milioni di euro all’anno, tre anni, cominciando dall’anno scorso. Un sacco di soldi destinati all’innovazione e all’open source, stanziati dal nostro Governo per la Pubblica Amministrazione. Nessuno sembra averli visti, per cui qualcuno ha posto alcune domande al Ministro.
Stefano Maffulli ha preparato un logo per la campagna:
Roberto Galoppini ne parla qui:
Italian Government: Open Letter to the Italian Minister for Technology Innovation
Despite the Italian Budget law considered open source as a favorable factor in assigning funds to sustain innovation by local public administrations, informed voices say funds for 2007 are vanished.
Talking with my friend and open source advocate Flavia Marzano we decided to write an open letter to the Italian Minister for Technology Innovation Luigi Nicolais, and we asked associations, CIOs in the public sectors and professors to sign the letter.
Punto Informatico, one of the most important Italian IT online magazine, today reported the letter, and I am looking forward to know all the (open source) truth!
Below the original text (Italian). Fellow bloggers, spread the word as you did before!
Alla cortese attenzione di:
Luigi Nicolais
Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione
Via Isonzo, 21/b – 00198 ROMA
Beatrice Magnolfi
Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella P.A.
Via Isonzo, 21/b – 00198 ROMA
Egregio Sig. Ministro,
Lei è conscio del fatto che il futuro del nostro paese e più in generale dell’Europa non può più prescindere da un utilizzo consapevole e maturo delle nuove tecnologie. In questo quadro il ruolo dell’informatica, che costituisce l’infrastruttura portante di realtà pubbliche e private, è fondamentale.
Nel corso degli ultimi anni diverse regioni italiane hanno promosso ed approvato leggi che favoriscono l’adozione di soluzioni informatiche basate su codice a sorgente aperto, ma è con la legge n. 296 del 23 dicembre 2006, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, che lo Stato italiano privilegia per la prima volta tali soluzioni.
<em>892.(Contributo per la realizzazione dei progetti per la società dell’informazione) Al fine di estendere e sostenere in tutto il territorio nazionale la realizzazione di progetti per la società dell’informazione, è autorizzata una spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Con decreto di natura non regolamentare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali per gli interventi relativi alle regioni e agli enti locali, individua le azioni da realizzare sul territorio nazionale, le aree destinatarie della sperimentazione e le modalità operative e di gestione di tali progetti. </em> <em>895.(Priorità dei progetti da finanziare) Nella valutazione dei progetti da finanziare, di cui al comma 892, è data priorità a quelli che utilizzano o sviluppano applicazioni software a codice aperto. I codici sorgente, gli eseguibili e la documentazione dei software sviluppati sono mantenuti in un ambiente di sviluppo cooperativo, situato in un web individuato dal Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione al fine di poter essere visibili e riutilizzabili.</em>
Concordiamo con la Senatrice Magnolfi che in proposito ha dichiarato:
<em>“Il fine è quello di sostenere la crescita di un’industria del software italiana in grado di competere con le grandi multinazionali, ma alimentando al contempo lo sviluppo locale nei territori. Si tratta di un settore in espansione formato da un arcipelago di piccole imprese, quasi sempre gestite da giovani, e capace di infondere al mercato un forte contenuto di innovazione e creatività.”</em>
Il Web 2.0, One Laptop Per Child ed il nuovissimo eeePC sono solo tre esempi di come nel panorama internazionale l’offerta di tecnologia e servizi basati su codice a sorgente aperto sia in evoluzione, ed i fondi previsti dalla legge finanziaria possono contribuire a farci entrare a pieno titolo in questo panorama, realizzando e industrializzando soluzioni per la Pubblica Amministrazione.
Con questa lettera la ringraziamo per aver dimostrato sensibilità per questi temi e le chiediamo di adoperarsi a che gli articoli 892 e 895 della legge finanziaria vengano onorati.
È possibile che siano già stati impegnati e in tal caso le chiederemmo di farci sapere come siano stati spesi i primi 10 milioni di euro previsti per il 2007.
Nel caso non fossero ancora stati impegnati le chiederemmo di farci sapere se e come lo saranno e in quali tempi.
L’Italia può assumere una posizione di leadership nell’ambito della produzione ed erogazione di servizi e soluzioni basate su codice a sorgente aperto per il mercato della Pubblica Amministrazione, e questi fondi potrebbero creare i presupposti tecnici ed imprenditoriali affinché le nostre imprese possano commercializzarle anche all’estero.
In attesa di un suo cortese riscontro, restiamo a disposizione e cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti,
Gabriele Bartolini
Associazione Italian PostgreSQL Users Group
Paolo Boscolo
Comune di Prato
Bud Bruegger
Comune di Grosseto
Angelo M. Buongiovanni
Associazione Il Secolo della Rete
Carlino Casari
CRS4
Giulio Concas
Università di Cagliari
Renzo Davoli
Università di Bologna
Juan Carlos De Martin
Politecnico di Torino
Davide Dozza
Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org
Giulio De Petra
Regione Sardegna
Roberto Galoppini
Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org
Raffaele Gareri
Provincia di Brescia
Antonella Giglio
Regione Sardegna
Stefano Maffulli
Free Software Foundation
Michele Marchesi
Università di Cagliari
Flavia Marzano
Associazione Il Secolo della Rete
Carlo Piana
Freedom Task Force della FSFE
Stefano Quintarelli
Equiliber
Giovanna Sissa
Associazione Il Secolo della Rete
Salvatore Tucci
Università di Roma Tor vergata
Pasquale Volontà
Provincia di Asti
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