E chi l’ha detto che per imparare l’informatica serva un computer?

Segnalato da uno dei traduttori, l’ottimo Prof. Renzo Davoli dell’Università di Bologna, ecco che mi sono imbattuto in quello che in Italia non avevo mai visto: un libro di informatica per i bambini che insegna l’informatica attraverso il gioco. Il libro si chiama “CS Unplugged” (Computer Science Unplugged, la scienza del computer a spina staccata) ed è concepito come uno strumento didattico per gli insegnanti, con utili materiali ed esercizi. È disponibile sotto le licenze Creative Commons attribution-non commerciale-no opere derivate. Viene reso disponibile grazie al contributo di Google. Non richiede l’uso di computer.

L’informatica si occupa di algoritmi, gli algoritmi sono processi matematici, i processi matematici sono rappresentabili su un foglio di carta. Per imparare la matematica non serve un computer, un computer è utile quando si sono afferrati i concetti fondamentali. Così per imparare l’informatica non serve un computer, un computer tornerà utile quando avremo appreso almeno i rudimenti.

Ci si deve chiedere cosa sia l’insegnamento dell’informatica nelle nostre scuole. L’impressione mia è quella che in molti casi (con lodevoli eccezioni) ci si limiti a insegnare ad usare alcuni strumenti informatici, come una particolare applicazione di scrittura (o simili applicazioni per l’ufficio). Il risultato non è quello che dovrebbe essere: si insegnerà a usare quel particolare strumento, ma gli alunni non apprenderanno elementi culturali tali da consentire loro di dominare qualsiasi applicazione, presente e futura. È la differenza tra apprendimento e addestramento. Le scimmie possono essere addestrate, ma non possono apprendere. I nostri figli possono essere istruiti, cioè apprendere. Dall’apprendimento non si possono che trarre tesori, provare per credere!

Dirò dunque una bestemmia: non date computer alle scuole, date prima strumenti culturali e didattici adeguati. Se date un computer a una scuola — ed esso avrà uno dei vari (!?) sistemi operativi “precaricati” — addestrerete persone al massimo a usare un’interfaccia grafica. Se date un libro adeguato, invece, darete un importante strumento culturale. Poi quando si tratterà di passare al computer, farete in modo che l’apprendimento avvenga dal basso verso l’alto (bottom-up), non vice versa. Dunque software libero, e soprattutto GNU/Linux, in modo che ci si possa mettere le mani al più basso livello e sforzare di fare andare quello che non va (ahimè, le distribuzioni oggigiorno tendono sempre di più a funzionare senza problemi, il che è un problema, didatticamente parlando!).

Prima, però, aiutiamo le menti a formarsi e a capire che quella che si avrà tra le mani non è una scatola magica in cui tutto accade per arcani misteri aperti solo agli adepti di qualche setta iniziatica, irrangiungibile ai più. Da qui il suggerimento di lettura. Il libro è liberamente scaricabile.

Ecco un estratto dall’introduzione:

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I Computer sono ovunque. Tutti noi dobbiamo sapere come usarli e molti di noi li usano tutti i giorni. Ma come funzionano? Come pensano? E come si fa a renderli più veloci e affidabili, insomma migliori? L’informatica è una scienza affascinante che risponde a queste domande. Le semplici e divertenti attività di questo libro, adatte a bambini e ragazzi di diverse età, introducono i concetti fondamentali dell’informatica, senza che gli studenti debbano usare alcun computer.

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Questo libro può efficacemente essere usato in programmi di approfondimento, o anche durante le normali lezioni. Non dovete essere esperti di computer per potervi divertire nell’imparare i principi dell’informatica coi vostri allievi. Il libro comprende diverse attività, con chiare e semplici spiegazioni, risposte alle domande. Ogni attività si conclude con un capitolo denominato “cosa c’entra tutto questo?” che spiega la rilevanza delle attività.

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Molte delle attività sono correlate ad argomenti di matematica, per esempio l’esplorazione dei numeri binari, mappe e grafi, problemi di riconoscimento e di ordinamento, crittografia. Altre attività riguardano argomenti di solito trattati in corsi di tecnologia, come per esempio l’apprendimento di come effettivamente funzioni un computer. Gli studenti sono coinvolti in attività che sviluppano le capacità di risoluzione di problemi, di comunicazione e la creatività in un contesto significativo ma anche divertente.

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Questo libro è stato scritto da tre professori universitari di Informatica e da due insegnanti di scuola ed è basato sulle nostre esperienze in classe. Abbiamo visto che molti importanti concetti di Informatica possono essere insegnati senza un computer. Talvolta un computer è al contrario una distrazione che riduce la capacità di apprendimento. Quindi scollegate (unplug!) i vostri computer e preparatevi ad imparare ciò che veramente è l’Informatica.

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Questo libro è disponibile per il download gratuito per usi personali e didattici grazie a una generosa donazione di Google, Inc. È distribuito secondo le regole della licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs, che significa che siete liberi di copiare, distribuire, mostrare il libro a patto che non facciate modifiche (anche l’indicazione degli autori e questa nota relativa alla licenza deve sempre comparire non modificata); non è possibile usare questo testo per scopi commerciali ed è altresì vietato modificarlo, trasformarlo o usarlo per altre attività o pubblicazioni. Noi incoraggiamo l’uso di questo testo per scopi didattici, e per questo fine siete autorizzati a stampare la vostra copia del libro e a distribuire i fogli di lavoro ai vostri studenti. Tutte le richieste e i suggerimenti sono benvenuti, potete inviarli direttamente agli autori come indicato nel sito www.unplugged.org.

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Questo libro è stato tradotto in molte lingue. Potete verificare nel sito web la disponibilità delle traduzioni del testo.

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Divulgate, soprattutto presso maestri e maestre, i quali sono senz’altro interessati a nuove conoscenze e a rendere più interessante e utile il proprio lavoro.

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